HI-FI LJUBLJANA 2022 15 e 16 ottobre al Radisson Blu Plaza Hotel

HI-FI LJUBLJANA 2022 15 e 16 ottobre al Radisson Blu Plaza Hotel

Valutazione

Pubblichiamo con piacere il report dall’evento che si è svolto il 15 e 16 ottobre al Radisson Blu Plaza Hotel, del HI-FI LJUBLJANA 2022 del nostro Znorter.

Come di consuetudine, da molti anni a Ljubljana, piccola Capitale della vicina Repubblica di Slovenia, si svolge lo show dedicato all’alta fedeltà; quest’anno, in concomitanza con Roma e soprattutto Zagabria, la manifestazione solitamente frequentata da molti veneti e friulani e della Venezia-Giulia come dai vicini amici croati, è stata giocoforza sotto tono e, per quel che ho percepito personalmente, anche per il fatto che si “insiste” ad affittare le stanze del Radisson, un Hotel di passaggio situato nella periferia cittadina, esattamente nel grande centro Commerciale denominato “BTC”, alla domenica almeno zona molto, molto desolata.

Due i piani allestiti; il “tredicesimo” (:O) e il quindicesimo, quest’ultimo con stanze adeguate rispetto alle minime di quello più in basso.
A parte un prefabbricato con i prodotti scandinavi ANSUZ, AAVIK e Borrensen (fuori “standard-budget” per quanto propongono, IMHO) nella zona parcheggio, 6 + 6 le cosiddette stanze da visitare. Praticamente nessuna segnalazione al’ingresso del grande Hotel della manifestazione in corso, nessuna hostess/steward e nessun biglietto richiesto nelle vicinanze degli ascensori!

Lo storico e famoso (specie in USA e Giappone) costruttore di giradischi Franz Kuzma presentava (non come novità assoluta) il suo braccio stellare “Safir9” (zaffiro) e questo pregiatissimo pezzo dopo anni di ricerche… Prezzo stellare certamente: 20mila euro!
Altre novità importanti… credo non ce ne fossero, sebbene molti “oggetti” interessantissimi erano presenti e connessi, apparecchi che nelle zone del Triveneto italiano e poco oltre non si vedono quasi mai: garantito.

Le giapponesi TAD sempre entusiasmanti… ricordiamoci sempre che sono del colosso PIONEER. Elettroniche sempre TAD; ACCUPHASE in stand by quasi sempre e i “soliti Mac” accesi ma non connessi: bastano i led blu per vendere, alquanto sembra.

Eccolo! Il braccio “stellare” con la sua testina giapponese rimarchiata “Kuzma” montato sull’inedito? colore bianco del suo giradischi. Purtroppo la scelta di usare per questa ampia sala al XV piano delle piccole casse GoldenEar, secondo me non è stata per nulla azzeccata, nonostante il pre-phono (stellare pure lui) della giapponese ZANDEN.

Sempre la sua bella figura (statica) il “vecchio” STABI-S del buon Franz.

ATC attive e, collegate con 2 Subwoofer della REL in mono! Sembrerà assurdo ma -a parte la spesa per avere tutto a casa- suonavano senza essere notati i sub, eppure… “servivano” a ricreare la band in sala: magnifico l’ascolto di un brano di David Bowie dal suo ultimo? album “Black star”.

Ah! Al XV piano, all’ingresso, vendita CD e vinili: questo CD, secondo me, è per ricordare dove siamo… erano?

D&D (Duch & Duch 8c) diffusori attivi che secondo me pur connessi (quelli con DAC incorporato) direttamente al PC e senza tanti fronzoli (cavi da elettricista!) … “best sound of the show”?! OK, qua cado nelle preferenze assolutamente parziali e personali: DSP attivi e “acoustic cardioid cabinet” in un mobile straordinariamente elegante (molte finiture disponibili) per un PRO… da 11 mila in su! (Li valgono tutti)

“Soliti NAIM” Un cubo streamer/server sloveno in primo piano. Vecchia conoscenza UBIQ. Suono? Con tutto quel “ben di Dio” è difficile far male.

Ecco il “ben di Dio”: Vinnie Rossi amplifier: il “Red Wine audio” dei poveri e degli albori: nessuno ricorda?

Valigia dei “sogni” di cavetteria: per sceicchi solamente o giù di lì.

Da vicino la strumentazione analogica del Rossi.

E dietro? Non temete: non sono “velenosi”… quei serpenti!

Una serie di cuffie. Peccato che per ascoltarle bisognava chiedere di connettere. Segnalo “Austrian audio”. Prezzi accessibili e qualità austriaca. (AKG viene sempre in mente…)

Un trittico ACCUPHASE. In stand by , almeno nella “mia giornata” 🙁

Un TAD “aperto”: che significa? Boh: a me basta ascoltarlo: acceso ovviamente, altro che McIntosh.

E lavateli i vinili! (Funzionale e, obbligatorio ne-cessorio se ami i dischi neri)

Statici gli svizzeri Soulution: peccato.

Un costruttore sloveno mostra all’interno il suo lavoro: suono di questi valvolari? Nella norma, a parte i led kitch (seguono il ritmo della Musica) intorno al potenziometro. Mah!

Technics: serve dire qualcosa? Tralasciando l’ovvietà del SL… devo dire che l’ampli “tutto fare”… è sempre a livelli molto alti. (Non lo troverete da Mediaworld, tranquilli…)

Come far funzionare male i Vostro sistema anche di alto valore. Connettendo così il tutto. Peccato! (Ok, in una stanza d’albergo… ci sta. Anzi No!)

Vinili di produzione locale… vinili, no vini!

Boulder (USA) sempre ai primi posti, Il ROSE (server-streamer) coreano è affascinante, specie per i giovani che amano i display. Come suona? Bene. (C’è anche una versione “box tuttofare” con ampli eccetera, il “compatto” dei nostri giorni… che non comprerei mai. Sono vecchio)

Erzetich audio: giovane e già affermato sloveno nell’ambiente mondiale (grazie a 6 Moon) dei cuffiofili. Qualità costruttiva speciale; suono ad altissimo livello qualitativo, specie negli ampli “entry-level”. Probabilmente le cuffie non sono di una comodità eccezionale ma il sound che ne esce -da ogni design di cuffia- è di altissimo livello.

Queste KEF sono “spalmate” in ogni sito, in ogni negozio, in ogni… poco da dire insomma. Qui con il “nuovo” Sub. Suono per i giovani “socialmente-arrivati”? Noia, per me.

HOLBO. In Slovenija sembra che a costruire giradischi… sono portati. Non è un design (il tangenziale) innovativo ma “finalmente” è senza problemi meccanici e, suona da “grande giradischi” a una frazione di prezzo (3000 euro?) dei “grandi”.

Tanti saluti da… znorter@inwind.it